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NUMERO 18 - 24/09/2008

Il federalismo fiscale alle porte: opportunità e problematiche

Molti segnali sembrano confermare che la definizione della normativa legislativa di attuazione dell’art. 119 Cost., da lungo tempo attesa al fine di dare pieno ed effettivo significato al decentramento degli assetti pubblici delineato con la riforma del 2001, sia ormai avviata ad una fase decisiva. Lo stesso clima politico ed istituzionale appare favorevole al raggiungimento del necessario accordo attorno allo schema di disegno di legge di delegazione approntato dal Governo, ed in specie dal Ministro Calderoli, e giunto dalla prima versione presentata a fine luglio a quella da ultimo approvata in via preliminare nel Consiglio dei ministri dell’11 settembre. Come noto,  proprio in questi giorni si è in attesa del parere definitivo della Conferenza Unificata su un nuovo testo risultante da alcune proposte di modifica avanzate dalle autonomie territoriali; a ciò dovrebbe seguire l’approvazione definitiva in sede governativa e si aprirebbe quindi la fase di discussione parlamentare ove il d.d.l. sarebbe un collegato alla prossima legge finanziaria, disponendo quindi di una corsia preferenziale. In senso favorevole al determinarsi degli avvenimenti, tra l’altro, hanno sinora giuocato e potrebbero continuare ad operare non pochi concomitanti fattori. Innanzitutto, va segnalato che il progetto governativo ha incorporato sin dall’inizio una buona parte delle linee di indirizzo definite sia nel testo presentato sul medesimo oggetto dal precedente esecutivo sia nelle indicazioni prospettate in vario modo dalle rappresentanze delle istanze territoriali, facendo così tesoro delle molteplici proposte già sul campo. In breve, più che verso un progetto del tutto nuovo, lo sforzo si è concentrato nella ricerca della sintesi per quanto più possibile “armonica” e sostenibile delle molteplici posizioni ormai chiaramente manifestatesi dalle varie parti interessate.

In particolare, il testo si segnala perché esso accoglie un’impostazione – accettata in pratica unanimemente dalle stesse Regioni – che è del tutto innovativa in ordine alla definizione dell’ammontare delle risorse finanziarie destinate alle Regioni in coincidenza con il venire meno dei trasferimenti statali, ed al funzionamento del fondo di perequazione previsto dal terzo comma dell’art. 119 Cost..

(segue)



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