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NUMERO 16 - 08/09/2010

Le autorità indipendenti attraverso il prisma delle loro relazioni annuali

Analizzare in modo sincronico e coordinato le relazioni annuali delle autorità amministrative indipendenti, così come viene proposto in questo numero di federalismi.it da parte di un gruppo di studiosi e di avvocati esperti delle diverse materie, significa uscire da una discussione teorica su ruolo, collocazione, garanzie delle Autorita' (da una astratta discussione sulla “cavallinità”), per verificare cosa fanno i "cavalli", come si comportano, quali contributi abbiano apportato in concreto alla vita della collettività. Fuor di metafora, appare ormai anacronistica, se non totalmente inutile, la tradizionale disquisizione sulla collocazione e il fondamento costituzionale delle Autorità, così come quella – pur più pragmatica – delle differenze tra le autorità indipendenti e l’amministrazione tradizionale. 
Ad evitare una discussione esclusivamente teorica, quale quella che per lungo tempo si è svolta in Italia (e sarebbe ingiusto richiamare nomi di autori, giacché tutti abbiamo indugiato in questo atteggiamento), vi è altresì un recente elemento normativo: la previsione nell'art. 23-bis, della legge 1034 del 1971, introdotto con art. 4 della legge 205 del 2000 (oggi, art. 119 del d.lgs. 104 del 2010, recante il cd. “codice del processo amministrativo") di un regime processuale particolare per gli atti delle autorità amministrative indipendenti. Cosicché oggi è finalmente la giurisprudenza a dirci in concreto quali sono tali autorità e quali siano gli indici di riconoscimento da utilizzare per verificare se si sia in presenza o meno di tali soggetti.
Gli spunti che emergono dalle relazioni sono ampi e numerosi, importanti, talvolta - ma non sempre - concordanti. 
Emerge, in primo luogo, come dato unitario e comune, l'amplissima messe di informazioni raccolte, elaborate, gestite dalle Autorità indipendenti, provenienti sia dall'osservazione dei settori regolati o vigilati, sia dal loro inserimento in complessi e articolati sistemi di collaborazione e cooperazione europea e internazionale. E se, secondo una osservazione quasi banale, il possesso di informazioni costituisce una cruciale fonte di potere nelle società moderne, ciò spiega da solo il ruolo che le Autorità sono andate via via acquistando.
L'altro dato comune è quello, già accennato, dell’inserimento delle Autorità in sistemi di cooperazione europea e internazionale, tanto che si potrebbe dire che esse oramai trovano la loro legittimazione non solo e non tanto nella Costituzione nazionale (la vecchia tesi secondo cui le Autorità attuerebbero direttamente valori costituzionali... (segue)



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