A poche ore dalla pronuncia della Corte Suprema federale che ha risolto la questione della candidabilità dell’ex Presidente Donald Trump ai sensi della sezione 3 del XIV emendamento, le recenti cronache statunitensi offrono anche altri spunti di interesse per gli studiosi del diritto comparato. Il 24 gennaio 2024, infatti, il Governatore del Texas, Greg Abbott, rivendicava il diritto del Texas di
difendere i suoi confini dall’immigrazione irregolare. Si trattava di una mossa che rappresentava solo l’ultima tappa di una tattica di logoramento avviata dal governatore texano contro il governo federale (anche) in vista delle imminenti elezioni presidenziali. Già in passato Abbott aveva deciso di “chiudere” il confine con il Messico con del filo spinato e nelle scorse settimane la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva disposto la rimozione del filo spinato, sulla base di casi come Arizona v. United States in cui, nel 2012, la stessa Corte aveva riconosciuto la competenza federale in materia di sicurezza delle frontiere e immigrazione. Dopo la pronuncia della Corte Suprema, Abbott aveva minacciato di usare la guardia nazionale texana per impedire la rimozione del filo spinato, aumentando le tensioni con il governo centrale... (segue)
Dopo un difficile compromesso, fumata bianca al Consiglio europeo sui principali posti apicali nell'Unione europea
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