La ragione fondamentale di una complessiva iniziativa di studio, riflessione e confronto sulla necessità di “ripensare il Titolo V a vent’anni dalla riforma del 2001” riposa su un’essenziale necessità di ordine giuridico-istituzionale: è indispensabile comprendere quale sia, nella realtà effettiva del diritto costituzionale vivente, la nostra forma di Stato decentrato a seguito delle innovazioni risultanti dalla riforma costituzionale del 2001. In estrema sintesi, è questa la domanda cui si intende rispondere: sino a che punto le innovazioni introdotte con la legge costituzionale n. 3/2001 si sono innervate nell’intricato tessuto della regolazione, nel progressivo determinarsi delle concettualizzazioni fornite dalla Corte costituzionale per dipanare il copioso contenzioso che ha alimentato dubbi e incertezze, nel concreto… (segue)
Dopo un difficile compromesso, fumata bianca al Consiglio europeo sui principali posti apicali nell'Unione europea
Carlo Curti Gialdino (03/07/3019)
Politica industriale europea e ‘questione’ amministrativa: alcune indicazioni preliminari
Gian Paolo Manzella (24/07/2024)
Il parlamentarismo dualistico francese dopo le elezioni legislative 2024: un sistema elettorale che non garantisce la stabilità di governo e non mette in evidenza i poteri costituzionali del Capo dello Stato, del Parlamento e del Governo
Jacques Ziller (10/07/2024)
Le elezioni messicane del 2 giugno 2024: consolidamento della democrazia pluralistica o anteprima dell'erosione democratica?
Marco Olivetti (26/06/2024)
Europee: Italia al voto tra astensionismo e polarizzazione
Lorenzo Pregliasco e Valentina Porta (12/06/2024)