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Non è facile scrivere sul tema della maternità surrogata, anche quando si pensa di avere una posizione chiara e definita sulla dimensione etica e giuridica che connota questa tecnica. Il quadro degli interessi è estremamente complesso, e non può essere ridotto o svilito attraverso il semplice riferimento alla figura del turismo procreativo, o la sottolineatura delle (inaccettabili) modalità commerciali che circondano nella stragrande maggioranza dei casi questo fenomeno. Dietro la richiesta di tante coppie (sia eterosessuali che omosessuali, unite in matrimonio o conviventi) o anche persone singole, di utilizzare una donna come gestante, c’è comunque un’esigenza di genitorialità (non altrimenti realizzabile) che non è solo desiderio egoistico o narcisistico, ma completamento affettivo, ricerca di amore in una delle forme più alte e incondizionate, che è anche un diritto (addirittura incoercibile, come scrisse la Corte Costituzionale nella sent. 162/2014 sulla incostituzionalità del divieto assoluto di fecondazione eterologa); un diritto che tuttavia non è senza limiti (e anche questo ce lo ha detto più volte il giudice costituzionale), e questi limiti cambiano a seconda dei modi e dei percorsi per arrivare alla genitorialità. Infatti, nelle sent. 221/2019 e 79/2022, sempre la Corte esclude che il «desiderio di genitorialità», attraverso il ricorso alla procreazione medicalmente assistita «lasciata alla libera autodeterminazione degli interessati», possa legittimare un presunto «diritto alla genitorialità comprensivo non solo dell’an e del quando, ma anche del quomodo». La legge 40, proprio sul tema della gestazione per altri, pone uno dei suoi limiti più rigorosi, peraltro uno dei pochi che ha resistito all’opera di profonda riscrittura che la Corte Costituzionale ha fatto di questa legge. L’art. 12, comma 6, prevede una sanzione penale (reclusione da 3 mesi a due anni, e multa da 600.000 a un milione di euro) per «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza [...] la surrogazione di maternità»... (segue)
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