
La giurisprudenza della Corte di giustizia, come quella di qualsiasi giudice, si sviluppa in reazione al caso che le parti decidono di portare alla sua conoscenza. Il carattere reattivo della giurisprudenza fa sì che molte decisioni, sia pure importanti in sé, non esprimano trends di ampio respiro. Ve ne sono altre, invece, che aprono un mondo, che dispiegano nuove potenzialità, fino a quel momento non valorizzate. Tale circostanza è ancora più marcata nell’ambito del diritto antitrust, che utilizza concetti giuridici indeterminati che si specificano mediante il riferimento alle teorie economiche prevalenti e alle ricostruzioni giurisprudenziali. Il diritto antitrust resta, in larga misura, un case law. Su alcune di questi landmark rulings, adottati negli ultimi anni, vorrei soffermare l’attenzione in questo mio contributo. La prima sentenza, tante volte citata, ma che non può non essere ricordata in questa sede è Meta Platformsche ha deciso il caso aperto a seguito della ormai celebre decisione del Bundeskartrtellamt di sanzionare la pratica seguita da Meta/Facebook consistente nel profilare gli utenti del social network Facebook utilizzando non solo i dati personali che questi consensualmente conferivano alla piattaforma per ottenere il servizio, ma anche i dati che i medesimi utenti usavano o avevano usato per accedere ad altri servizi di Meta/Facebook ovvero a servizi di parti terze... (segue)
Dopo un difficile compromesso, fumata bianca al Consiglio europeo sui principali posti apicali nell'Unione europea
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