
La direttiva 2014/59/UE del Parlamento e del Consiglio, adottata il 15 maggio 2014, ha rafforzato in Europa un quadro giuridico ed economico-finanziario di risanamento degli enti creditizi e delle imprese di investimento, denominato Bank Recovery and Resolution Directive. Tale direttiva europea è stata recepita dall’ordinamento interno con d.lgs 16 novembre 2015, n. 180. Il provvedimento (c.d. bail-in) ha quale obiettivo primario quello di gestire la crisi delle banche e la ristrutturazione del sistema finanziario-creditizio, con oneri da parte di azionisti, creditori, correntisti, senza ricorrere - o eventualmente soltanto in via subordinata - ad aiuti di Stato. In tal senso, il provvedimento si propone di non violare la regola della concorrenza e di risolvere le crisi all’interno del mercato, senza gravare sulla collettività, secondo un evidente ... (segue)
Lunedì 12 settembre u.s. federalismi, l'Osservatorio sui processi di governo e FormAP hanno organizzato - come è oramai abitudine consolidata - un seminario a porte chiuse per ragionare insieme su un tema di strettissima attualità, quale la Corte costituzionale ed il giudizio pendente sull' Italicum. All'esito della discussione di altissimo profilo cui si è dato vita, la rivista ha raccolto gli interventi di coloro che hanno partecipato e che hanno ritenuto di voler mettere per iscritto le considerazioni espresse in quella sede. Ad una settimana esatta dall'incontro, peraltro, la Corte costituzionale ha diffuso un comunicato con il quale ha reso nota la volontà del collegio di rinviare l'udienza fissata per il 4 ottobre. Anche e proprio alla luce della decisione adottata dai giudici costituzionali, i contributi e le riflessioni portate all'incontro del 12 e qui pubblicati rivestono un interesse del tutto peculiare.
Indipendentemente dalla data in vigore del processo amministrativo telematico (oggi slittata al 1° gennaio 2017, per effetto degli artt. 1, 1° e 2° comma e 2 del d.l. 30 giugno 2016, n. 117, conv. in l. 12 agosto 2016, n. 161), l’emanazione della fonte normativa... (segue)
Come era facilmente prevedibile, la vittoria nel referendum britannico del 23 giugno del Leave, ossia dell’opzione a favore dell’uscita dall’Unione europea (UE), ha causato gravi ripercussioni a livello politico e ha lanciato una vera e propria “industria accademica” a commento... (segue)
“Liberalizzare o non liberalizzare?” è il dilemma su cui si è concentrato il dibattito parlamentare sull’approvazione del disegno di legge di delega per il recepimento delle direttive europee, tra le quali è inclusa la direttiva 2014/26/UE in materia di gestione collettiva del diritto d’autore... (segue)
Nel tentativo - forse non del tutto riuscito (come si vedrà nel prosieguo del presente lavoro) - di imprimere, anche in Italia, un’accelerazione del processo e, quindi, di ridurre il tempo necessario per la celebrazione dei singoli processi, il legislatore nostrano è intervenuto... (segue)
Noi oggi cominciamo ad occuparci di due eventi cruciali della storia dell’Italia moderna e contemporanea... (segue)
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A due anni dall'inizio della discussione in Commissione Affari Cost... (segue)
In periodi di crisi economica e finanziaria l’effettività dei diritti sociali – diritti che costano... (segue)
Dai dati forniti dalla Commissione Europea emerge che il Processo Civile Telematico (PCT), in Italia... (segue)
Nelle settimane successive al referendum del 23 giugno 2016 sulla permanenza... (segue)
Il settore della pesca costituisce esempio plastico (uno dei molti) dell’insistenza, sempre più marcata e probabilmente irreversibile... (segue)
Con la sentenza n. 102 del 2016 la Corte costituzionale fornisce una prima risposta sull'ardua questione della compatibilità dei sistemi... (segue)