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di Elisabetta Catelani
Statuti regionali e tutela del principio delle pari opportunità: prime leggi regionali di attuazione
Il numero ormai consistente di nuovi Statuti regionali approvati consente di avere un quadro sufficientemente preciso dell’importanza e del valore che le regioni hanno inteso dare alle problematiche di genere. Gli Statuti regionali rappresentano uno strumento normativo molto generale, dove questi temi vengono richiamati spesso solo come obiettivi generici che la regione si pone, il cui valore giuridico, come ha detto più volte la Corte costituzionale, è inesistente, ma in ogni caso il fatto stesso che vengano richiamati ed il modo in cui lo sono è significativo della sensibilità e del ruolo che si vuole attribuire a tali principi. Si cercherà quindi di valutare se e come le regioni hanno dato attuazione a quei principi costituzionali e statutari in tema di differenza di genere e quindi di verificare il livello di tutela del principio di parità che si intende realizzare a livello regionale: in particolare è necessario verificare se sussistono dei vincoli costituzionali al contenuto legislativo regionale e, nello stesso tempo, se i principi delineati nello statuto abbiano o meno un’efficacia vincolante per il legislatore regionale. Varie sono infatti le conseguenze che derivano da una situazione di incertezza in ordine al valore delle norme di principio e varie sono le soluzioni che possono essere seguite per tutelare tali diritti. Ciò tuttavia mette in evidenza il rischio di uno squilibrio «territoriale» qualora nelle diverse regioni “si adottino misure giuridiche di sostegno alla rappresentanza politica femminile estremamente diversificate per struttura ed incisività, finendo così per riproporre, all’interno del gruppo sociale discriminato una condizione ulteriore di diseguaglianza nelle diverse parti del territorio nazionale. Se, quindi l’opportunità dell’omogeneità delle soluzioni può essere considerata una delle strade percorribili, non necessariamente deve essere considerata anche l’unica, perché all’interno delle singole regioni è possibile individuare soluzioni che meglio rispondono alle esigenze locali o comunque può essere utile ricercare strade diverse...(segue)