
La prouncia del Bundesverfassungsgericht (BVerfG)era attesa da molti mesi. Il ritardo, piuttosto inusuale per il Tribunale, va ricondotto a una divisione, non ricomposta, tra i giudici del secondo Senato. La portata di questa ordinanza è invero rimarchevole: si tratta del primo rinvio pregiudiziale sollevato dal BVerfG alla Corte di Giustizia, nonché della prima affermazione, in relazione ad un’ipotesi concreta e individuabile, della sussistenza di un atto europeo ultra vires. Novità tanto rilevanti scaturiscono da questioni altrettanto importanti: al centro dell’interesse del Tribunale sta, di nuovo, la legittimità delle misure di contrasto alla crisi economico-finanziaria. Rispetto al filone giurisprudenziale inaugurato dallo stesso BVerfG circa due anni e mezzo fa, tuttavia, questo caso presenta una particolarità: esso ha ad oggetto non già accordi bilaterali o trattati multilaterali che, istituendo appositi organismi (come l’EFSF o il MES), assicurano assistenza finanziaria agli stati membri in difficoltà, ma alcune misure adottate dalla Banca Centrale Europea (BCE)... (segue)
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