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Con sentenza n. 2479 del 2015 la Sesta Sezione del Consiglio di Stato ha confermato la legittimità del provvedimento sanzionatorio con cui l’AGCM aveva rilevato la commissione da parte di Telecom di due abusi di posizione dominante.
In primo luogo, l’Antitrust aveva contestato a TI l’opposizione di un numero ingiustificato di rifiuti (c.d. KO), nel periodo 2009/2011, all’erogazione dei servizi all’ingrosso – ostacolando l’accesso dei concorrenti all’infrastruttura – e finalizzato a rallentare la crescita concorrenziale degli OLO nei mercati della telefonia vocale e di accesso a internet a banda larga.
In secondo luogo, l’AGCM aveva censurato la condotta di Telecom consistente nell’aver attuato sconti rilevanti tali da comportare una compressione dei margini per i concorrenti (c.d. margin squeeze) al fine di ostacolare l’esplicarsi di una effettiva concorrenza per l’offerta dei servizi di accesso al dettaglio rivolti alla clientela non residenziale.
La pronuncia del Consiglio di Stato ha anche confermato la sanzione di 103,7 milioni di euro applicata dall’AGCM nei confronti di Telecom.
(Nota di D.C.)
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