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FOCUS - Comunicazioni, media e nuove tecnologie N. 1 - 04/03/2016

 Decisione n. 25966/2016,Vendita diritti televisivi serie A 2015-2018 (con nota di G.V.)

Il 19 aprile 2016 l’AGCM ha concluso un procedimento istruttorio con il quale ha accertato una presunta intesa restrittiva della concorrenza che avrebbe alterato la gara con cui sono stati assegnati i diritti televisivi della serie A per il periodo 2015-2018. Ad esito di questo procedimento, l’AGCM ha irrogato sanzioni complessive per 66 milioni di euro a RTI e Sky, nonché alla Lega Calcio e a Infront, advisor della Lega stessa.

L’attribuzione dei diritti è disciplinata dal D.lgs. 9/2008 (c.d. “Decreto Melandri”), il quale prevede l’effettuazione di una gara, alle modalità stabilite dalle linee guida predisposte dall’organizzatore della competizione sportiva (nel caso di specie, dalla Lega Calcio). In questo contesto, l’AGCM ha concluso che sarebbe stata posta in essere un’intesa anticoncorrenziale in quanto i diritti televisivi, anziché essere aggiudicati sulla base del confronto tra le offerte presentate dai partecipanti alla gara, sarebbero stati attribuiti mediante una sorta di soluzione negoziale che avrebbe condotto a una ripartizione del mercato, precludendo altresì l’ingresso di nuovi operatori. In questo quadro, l’AGCM ha evidenziato come diverso sarebbe stato l’atteggiamento tenuto dai due operatori televisivi coinvolti: mentre RTI avrebbe fin da principio condiviso la soluzione concordata, Sky avrebbe assunto un iniziale atteggiamento contrario alle iniziative delle altre parti e, più in generale, avrebbe tenuto un comportamento collaborativo nel corso del procedimento.

Anche alla luce di ciò, le sanzioni comminate dall’Autorità nei confronti della Lega (Euro 1.944.070), Infront (Euro 9.049.646) e RTI/Mediaset Premium (Euro 51.419.247) sono state calcolate tenendo in considerazione i fattori e le modalità indicate dalle Linee Guida dell’AGCM sulla modalità di applicazione dei criteri di quantificazione delle sanzioni amministrative pecuniarie. Per quanto riguarda la sanzione nei confronti di Sky (Euro 4.000.000), l’AGCM ha invece deciso di derogare dall’applicazione delle suddette linee guida in considerazione delle specificità del caso, dal momento che la partecipazione di Sky all’intesa è stata ritenuta marginale e con finalità sostanzialmente difensiva.

 

Con nota di G.V.



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