
Due sono le ragioni della crescente disaffezione, se non della ostilità, verso le Istituzioni Europee: il convincimento, sempre più diffuso, della inadeguatezza dei vincoli fiscali ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi della piena occupazione e del benessere sociale, espressamente indicati nel TUE come alcune delle ragioni che giustificano l’Unione; l’insofferenza verso la proliferazione incontrollata di una legislazione sovrabbondante ed invasiva in quasi tutti gli ambiti della vita dei cittadini e delle imprese degli Stati membri (e che quest’ultima non sia meno urgente della prima lo dimostra la Brexit). Le riflessioni che seguono sono dedicate alla disamina della seconda questione, mentre il problema della governance fiscale resta affidato agli studiosi di economia… (segue)
ITALIA - DOTTRINA
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Salvatore Aceto di Capriglia (29/01/2025)
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Il regime della proroga nelle concessioni autostradali: un divieto “inderogabile” ma facilmente eludibile
Martina Cardone (29/01/2025)
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“Sarà il giudice a scegliere il rimedio più appropriato”: l’inciso definitivo della Corte costituzionale tra sindacato accentrato di costituzionalità e meccanismo diffuso di attuazione del diritto UE
Andrea Chiappetta (29/01/2025)
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Decisione amministrativa e intelligenza artificiale
Guido Clemente di San Luca e Mario Paladino (29/01/2025)
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L’Unione europea ad un bivio sul futuro del mercato unico e della competitività europea
Monica Cocconi (29/01/2025)
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La Corte costituzionale della Romania difende la democrazia liberale dalla disinformazione. Prime note sulla sentenza n. 32 del 6 dicembre 2024
Silvia Sassi e Alessandro Sterpa (29/01/2025)
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Lo scenario tunisino tra regole ed eccezione: il caso esemplare delle ultime elezioni presidenziali
Giovanna Spanò (29/01/2025)
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Il diritto dell’emergenza nel Codice della protezione civile: bilanci e prospettive
Riccardo Stupazzini (29/01/2025)