La prova del nesso causale nell’azione di risarcimento del danno per omessa prestazione avente ad oggetto il "consenso informato”.
Cass. civ., sez. III, 19 luglio 2018, n. 19199
Pres. G. Travaglino – Est. S. Olivieri – B.L. (Avv. Nicola Buquicchio) c. Humanitas Mirasole S.P.A (Avv. Vincenzo Paltrinieri)
Diritto all’autodeterminazione – Mancata informazione – Scelta diversa ove l’informazione fosse stata fornita - Onere della prova – Paziente – Consenso all’intervento – Mancanza di valida alternativa terapeutica – Sottoposizione a precedenti interventi analoghi - Presunzione
La dimostrazione che il paziente, se adeguatamente informato dei rischi, avrebbe esercitato un’opzione diversa rispetto all’intervento costituisce elemento integrante dell’onere della prova del nesso eziologico tra l’inadempimento e l’evento dannoso che, in applicazione dell’art. 2697 c.c., compete ai danneggiati. Inoltre, la presunzione del consenso può essere dedotta da alcuni elementi sintomatici, come l’assenza di possibili soluzioni terapeutiche alternative e la sottoposizione ad interventi precedenti di natura analoga.
S. B.