La deliberazione della Sezione regionale di controllo per la Campania n. 107/2018/PRSP, depositata in data 10 settembre 2018, oggetto del presente commento, riveste particolare importanza per le tematiche ivi affrontate, riguardanti soprattutto la natura e gli effetti dell’attività esplicata dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti nei confronti delle autonomie territoriali e, in particolare, degli enti locali. Tale decisione, all’esito di una procedura articolata e nell’ambito di una vicenda alquanto complessa sotto il profilo finanziario e contabile, determina il c.d. “blocco” della spesa dell’ente, allo scopo di evitare l’aggravamento di una situazione di squilibrio strutturale non ancora risolta nonostante l’accesso alla speciale procedura di riequilibrio finanziario di cui all’art. 243 bis del D.lgs. 18 agosto n. 267 (TUEL). La vicenda, più in particolare, nasce dall’accertamento della elusione, da parte di un ente locale campano, del Saldo di finanza pubblica per il 2016 nonché dell’ulteriore squilibrio finanziario (rispetto a quello già in atto, che ha dato origine ad apposita procedura di riequilibrio, ancora pendente) generato dalle conseguenze di tale violazione (riduzione dei trasferimenti erariali in misura corrispondente allo scostamento dall’obiettivo di saldo quantificato dalla Sezione). A seguito della verifica dell’inidoneità delle misure correttive medio tempore adottate dall’ente allo scopo di far fronte allo squilibrio previsto, la Sezione Campania dà corso alla preclusione della spesa prevista dall’art. 148 bis del TUEL, individuando, a tal fine, esclusivamente la spesa discrezionale. L’aspetto più interessante della pronuncia è l’inquadramento gius-contabile del provvedimento adottato, nel caso di specie, dalla Magistratura contabile, in relazione soprattutto agli effetti sulla gestione della spesa e sulla gestione finanziaria in generale, nonché ai limiti di tali effetti, avuto riguardo alle spese non comprimibili. Di seguito, alcune riflessioni sugli aspetti appena richiamati… (segue)
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