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FOCUS - Fonti del diritto N. 2 - 01/02/2019

 La periodicità perduta e quella neonata: legge di semplificazione annuale e legge annuale per il mercato e la concorrenza

La legge n. 124 del 2017, legge annuale per il mercato e la concorrenza, è la prima legge “a cadenza” annuale sulla concorrenza. La nuova legge periodica va ad aggiungersi ad altre leggi dello stesso tipo presenti nel nostro ordinamento: la legge europea, la legge di delegazione europea e la legge di semplificazione.Tali leggi, così come le altre leggi periodiche che si sono avvicendate nel corso degli anni, sono istituite da leggi ordinarie che, oltre a prevederne la periodicità (normalmente sono leggi “a ciclo annuale”), ne tipizzano anche il contenuto e attribuiscono il potere di iniziativa legislativa al Governo che deve presentare il relativo disegno di legge entro un termine definito. In particolare, secondo l’art. 29 della legge n. 234 del 2012, il disegno di delegazione europea deve essere presentato entro il 28 febbraio, mentre il 31 maggio è il termine fissato dall’ articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59 per la presentazione del disegno di legge di semplificazione annuale. Per la nuova legge annuale per il mercato e la concorrenza invece il termine è determinato per relationem: l’art. articolo 47 della legge 23 luglio 2009, n. 99, che la istituisce, lo fissa entro sessanta giorni dalla data di trasmissione al Governo della relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ai sensi dell’ articolo 23 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 che prevede che l’Autorità presenti la relazione al Presidente del Consiglio entro il 31 marzo di ogni anno.L’ordinamento si dota di questo tipo di normazione per raggiungere obiettivi diversi tra loro, ma tutti caratterizzati dalla necessità di un’azione costante nel tempo e predeterminata con cadenza periodica. La legge europea e la legge di delegazione europea, come prima di loro la legge comunitaria, sono adottate per dare attuazione al diritto dell’Unione non direttamente applicabile;  la legge di semplificazione, almeno nella sua previsione iniziale, per semplificare i procedimenti amministrativi; la nuova legge periodica per promuovere lo sviluppo della concorrenza, rimuovere gli ostacoli all’apertura dei mercati e garantire la tutela dei consumatori.Il modello per tutte queste leggi è rappresentato dalla vecchia legge di bilancio, la cui periodicità, più precisamente la cadenza annuale, è prevista dalla stessa Costituzione. Di questa legge, il legislatore ha mutuato il carattere periodico, ma non la natura di legge meramente formale, come era ritenuta tale legge almeno prima della riforma realizzata dalla legge n. 243 del 2012.Inoltre, diversamente dalle leggi di bilancio, le nuove leggi periodiche non godono per la loro approvazione di un’apposita sessione di lavoro delle Camere e, come si è già ricordato, sono istituite da leggi ordinarie, le cosiddette leggi madri che prevedono limiti formali e sostanziali per le “leggi figlie" (segue).



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