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Numero 7 - 07 aprile 2010 NORMATIVA [36]    GIURISPRUDENZA [25]    DOCUMENTAZIONE [6]

Dopo le elezioni. Regioni e partiti nel tempo intermedio

Le elezioni regionali si sono svolte in forme di inedita concitazione, con l’impiego di toni ultimativi ed estremi, mettendo in campo temi assai poco corrispondenti alla dimensione delle comunità interessate; e i loro esiti sono letti di conseguenza, come il giudizio del corpo elettorale sui partiti in campo nella loro identità complessiva, sulle politiche governative, sul rapporto tra maggioranza e opposizione in sede nazionale.
In realtà, se si riguardano gli eventi con spirito di sistema – facendo la tara delle letture del risultato piegate, con qualche distorsione, alle esigenze del conflitto tra schieramenti e, soprattutto, tra componenti interne agli schieramenti – quanto è accaduto conferma alcune ricostruzioni plausibili avanzate già prima e in vista del confronto elettorale.
Era prevedibile che le elezioni mettessero alla prova la forma di governo regionale, segnata, anche dopo la stagione dei nuovi Statuti, da un assetto unidimensionale, a forte connotazione monocratica. Era altrettanto prevedibile che la competizione elettorale scoprisse il nodo del rapporto tra disciplina normativa della forma di governo e dinamiche partitiche; rapporto che i legislatori regionali hanno rinunciato a governare, sia in sede di elaborazione degli Statuti, come dimostra la pedissequa circolazione dei modelli, non influenzati in alcun modo da risultanze analitiche dei sistemi di partito su scala locale, sia in sede di legislazione elettorale, nella quale le Regioni sono parse particolarmente poco attive, preferendo rinunciare del tutto a introdurre proprie soluzioni normative, e dunque lasciando in vigore la legge dello Stato, ovvero orientandosi a operare su questa con assai poco pregevole tecnica novellistica. E la legge elettorale – se è lecito ricordarlo – è lo snodo...

Le elezioni regionali 2010 in Piemonte

Il Piemonte, insieme al Lazio, alla Liguria e alla Puglia era considerata, prima delle elezioni, una delle Regioni “in bilico”, con il risultato assolutamente incerto e in grado di spostare gli equilibri politici tra maggioranza e opposizione anche a livello nazionale. Sul tavolo si ponevano varie questioni: da un lato la riconferma di Mercedes Bresso... (segue) 

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Le elezioni regionali 2010 in Lombardia

In occasione delle elezioni regionali 2010 i candidati alla poltrona di Presidente della Regione Lombardia erano sei: per il centrodestra si è ripresentato il governatore uscente Roberto Formigoni e per il centrosinistra l'ex Presidente della Porvincia di Milano Filippo Penati. A queste due candidature si affiancavano quella del centrista... (segue)

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Le elezioni regionali 2010 in Liguria

In una déjà vu che non è di per sé criticabile, le elezioni regionali del 2010 in Liguria hanno riproposto all’attenzione dei cittadini protagonisti già conosciuti e affermati. Per la carica di Presidente della giunta regionale, infatti, il centrosinistra ha indicato l’uscente Claudio Burlando, mentre il centrodestra ha avanzato la candidatura di Sandro Biasotti, che fu già ‘governatore’ nella... (segue)

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Le elezioni regionali 2010 in Veneto

L’elezione del Presidente della Regione Veneto e dei membri del Consiglio regionale si è svolta in base alla legislazione elettorale previgente alle riforme istituzionali del 2001.  Secondo quanto stabilito dalla legge n. 43/1995, dalla legge n. 108/1968 e dall’articolo 5 della legge costituzionale n. 1/1999, i quattro quinti dei seggi del Consiglio... (segue)>

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Le elezioni regionali 2010 in Emilia - Romagna

I risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna hanno affidato a Vasco Errani il terzo mandato consecutivo e hanno confermato la storica predominanza della coalizione di centrosinistra nella regione, sebbene sia possibile registrare rispetto al 2005 un calo di consensi per il candidato vincente, in valori percentuali, pari a circa il 10 per cento... (segue) 

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Le elezioni regionali 2010 in Toscana

Nel quadro delle competenze costituzionali assegnate alle regioni in materia elettorale ex. art. 122.1 Cost., la Regione Toscana si è data un proprio sistema per l’elezione del Presidente della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale, pur mantenendo le caratteristiche di fondo della normativa transitoria dettata dall’art. 5 della Legge Costituzionale 22 novembre 1999, n. 1 e della legge quadro statale 2 luglio 2004, n. 165 nonché della legge 23 febbraio 1995,  n. 43... (segue)

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Le elezioni regionali 2010 in Umbria

Le elezioni regionali umbre del 28 e 29 marzo hanno avuto luogo per la prima volta sulla base di un sistema di elezione disciplinato con legge regionale (l.r. n. 2/2010). Ai fini dell’analisi del voto e della comparazione dei risultati con le precedenti elezioni regionali bisogna quindi tenere in debita considerazione le differenti condizioni determinate dalle modifiche apportate alla... (segue)

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Le elezioni regionali 2010 nelle Marche

Le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010 nella Regione Marche sono state le prime ad essere disciplinate direttamente dalla legge regionale n. 27 del 2004, così come modificata dalla legge n. 5 del 2005, che attraverso l’eliminazione della possibilità del voto disgiunto, si è contraddistinta nello scenario nazionale per la volontà di rafforzare in concreto... (segue)

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Le elezioni regionali 2010 nel Lazio

Le settimane che hanno preceduto le elezioni regionali del 28 e 29 marzo sono state caratterizzate dal tema della ammissione ed esclusione di alcune liste circoscrizionali; in particolare, quella del PDL per la Provincia di Roma e quella Sgarbi per le circoscrizioni di Roma e Frosinone. Come è facile immaginare, la questione... (segue)

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Le elezioni regionali 2010 in Campania

La Campania è stata una delle tredici Regioni chiamate al voto il 28 e 29 marzo per l’elezione del Presidente della Giunta ed il rinnovo dei 60 membri del Consiglio regionale. Analogamente alle elezioni regionali del 2005, la competizione elettorale si è strutturata secondo uno schema bipolare basato su due grandi schieramenti di orientamento politico contrario, a cui si sono... (segue) 

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Le elezioni regionali 2010 in Basilicata

In occasione delle elezioni regionali 2010 i candidati a governatore per la regione Basilicata sono cinque: per il centrosinistra il Presidente uscente Vito De Filippo, per il centrodestra Nicola Pagliuca, l’indipendente Magdi Cristiano Allam, ex vice-direttore del Corriere della Sera ed eurodeputato, a capo della lista Io Amo la Lucania, Florenzo Doino per il Partito... (segue)

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Le elezioni regionali 2010 in Calabria

La campagna elettorale per le elezioni alla Presidenza e al Consiglio regionale della Calabria si è contraddistinta per una competizione politica a tre poli. Infatti, accanto alle ormai tradizionali coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, si è formato un terzo aggregato politico attorno al popolare imprenditore locale Filippo Callipo, la cui candidatura... (segue) 

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Elezioni regionali 2010 in Francia e in Italia: la sostenibile leggerezza del potere tra centro e autonomie regionali

La comparazione tra il sistema politico-istituzionale italiano e quello francese è una costante del plurisecolare confronto d'oltralpe. Possiamo anche ricordare come gli eventi tra le “Repubbliche giacobine” e le creazioni delle prime cattedre di Diritto costituzionale (nel 1797 a Ferrara... (segue)

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I nuovi governatori regionali di fronte al debito della sanità ereditata

 La campagna elettorale per le regionali ha francamente deluso le aspettative dei cittadini in tema di riorganizzazione del sistema sanitario, intese nel senso di sentirsi garantiti nell’esigibilità del loro diritto alla salute. Piuttosto che misurarsi su cosa fare, le coalizioni in campo hanno preferito accusarsi, vicendevolmente, sulle responsabilità passate, quelle assunte nelle trascorse legislature regionali... (segue)

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  • Il sorpasso in discesa e la riaffermata decisività degli elettori di centro

    Per evitare impressioni fallaci, spesso fondate sulle sole percentuali dei voti validi, l'attenzione va concentrata sui trend complessivi deducibili dai numeri assoluti, corrispondenti a persone in carne ed ossa, a cominciare dai mutamenti della partecipazione elettorale. Riprendo qui i principali elementi dell'analisi e, soprattutto, della tabella di Roberto D'Alimonte su "Il Sole 24 Ore" del 4 aprile scorso che ha appunto il merito di illuminarci sul quadro.... (segue)
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  • Le elezioni regionali 2010 in Puglia

    A partire dal 2005, la Regione Puglia ha adottato un sistema elettorale parzialmente diverso da quello previsto dalla legislazione nazionale (legge 108/1968; legge 43/1995; legge costituzionale 1/1999, art. 5). Le modifiche sono state introdotte dalla legge regionale 12 maggio 2004, n. 7 (Statuto della Regione Puglia) e dalla legge regionale 28 gennaio 2005, n. 2 (legge elettorale regionale).
    Il Presidente della Regione è eletto direttamente con sistema maggioritario per cui il candidato vincente è colui che si aggiudica la... (segue)
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  • Statuti regionali e tutela del principio delle pari opportunità: prime leggi regionali di attuazione

    Il numero ormai consistente di nuovi Statuti regionali approvati consente di avere un quadro sufficientemente preciso dell’importanza e del valore che le regioni hanno inteso dare alle problematiche di genere. Gli Statuti regionali rappresentano uno strumento normativo molto generale, dove questi temi vengono richiamati spesso solo come obiettivi generici che la regione si pone, il cui valore giuridico, come ha detto più volte la Corte costituzionale, è inesistente, ma in ogni caso il fatto stesso... (segue)
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