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Numero 13 - 01 luglio 2009 NORMATIVA [34]    GIURISPRUDENZA [30]    DOCUMENTAZIONE [12]

Il referendum elettorale del 21-22 giugno 2009: tra uso politico dell'astensione, prospettive di riforme e nostalgie proporzionalistiche

Colpisce, innanzitutto, il mancato raggiungimento del quorum di validità (assestatosi al 23,3% per i due referendum sul premio di maggioranza alla Camera e Senato e al 23,8% per l'abrogazione delle candidature multiple alla Camera), in particolare il fatto che l'affluenza alla urne sia stata la più bassa della storia dei referendum abrogativi finora effettuati in Italia. E con ogni probabilità sarebbe stata ancora più bassa (ipotizzo intorno al 10-15%), se non avesse beneficiato dell'abbinamento con il voto per le elezioni amministrative e dunque di un effetto, sia pure parziale, di trascinamento. Sembra preistoria il tempo in cui il referendum del 1974 relativo all’abrogazione della legge sul divorzio raggiungeva la partecipazione dell'87,7 degli italiani (40,7 per il “sì”; 59,3 per il “no”). Una percentuale di votanti che non è più stata raggiunta. Anzi, dal 1974 fino ad oggi, si è avuta una progressiva e costante erosione della partecipazione interrotta solo dai referendum tenutisi tra il 1991 e il 1995 quando l'affluenza ha avuto dei picchi del 76-77% (ad esempio per i referendum del 1993 sulla droga, sul finanziamento dei partiti, sulla legge elettorale del Senato, ecc.). Ma sono dell'idea che si sia trattato di una eccezione che conferma la regola e che si può spiegare con il generale clima di contestazione di quegli anni avverso Tangentopoli e la classe politica nel suo complesso. In totale, su 59 referendum (escludendo questo del 2009), il quorum è stato raggiunto 35 volte, tutte comprese tra il 1974 e il 1995... (segue)

I piani di rientro del debito sanitario e i rischi della legislazione dell'emergenza

Con la legge n. 311 del 2004, e più esattamente la Finanziaria per il 2005, sembrava essere iniziata una nuova era. Lo Stato e tutte le istituzioni pubbliche coinvolte, a diverso titolo, apparivano impegnate a risolvere, definitivamente, il problema del deficit pregresso accumulato, principalmente, dai Comuni e dal sistema sanitario. Così non è stato, dal momento che il debito pubblico, stante i più recenti dati pubblicati sul Bollettino Ufficiale di Bankitalia, sembra proiettato a consuntivare, nel 2009, i 1.750 miliardi di euro...

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Il federalismo fiscale ed i lavori preparatori. La corsa ad ostacoli di un progetto condiviso.

Il 29 aprile 2009 rappresenta una data importante per la storia dell’assetto finanziario italiano: l’approvazione in via definitiva della riforma del federalismo fiscale, con la l. n. 42/2009 recante “Delega al Governo in materia...

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La semplificazione nell'ordinamento democratico

La stratificazione di disposizioni legislative (ipertrofia normativa) e regolamentari (regulatory inflation), i carichi amministrativi (compliance costs) e burocratici (red tape) che gravano sulle attività dei cittadini e delle imprese possono essere oramai annoverati tra...

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Legge elettorale e referendum: l'esito non cancella i dubbi sulla coerenza del quesito e sulla costituzionalità della normativa di risulta

La riforma del sistema elettorale del Parlamento, operata con la legge 21 dicembre 2005, n. 270, ha apportato significative novità ai testi unici relativi all’elezione dei membri della Camera e del Senato, riguardanti, in particolare, la fase preparatoria del procedimento...

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La figura dell'assessore nell'ordinamento regionale

Le originarie disposizioni del titolo V della parte II della Costituzione italiana del 1948, gli Statuti speciali nonché, per quanto concerne le Regioni ordinarie, la L. 11 febbraio 1953, n. 62 in un primo tempo e i successivi Statuti poi, disegnavano, seppure con lievi differenze tra le Regioni speciali e tra queste ultime e quelle ordinarie, una forma di governo incentrata sul Consiglio, che costituiva l’unico organo eletto a suffragio universale e diretto...

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Norme penali di favore e zone d'ombra della giustizia costituzionale.

La locuzione norma penale di favore viene comunemente utilizzata dalla dottrina per indicare ogni norma penale che preveda una disciplina più favorevole al reo, rispetto a preesistenti incriminazioni. Si tratta di una categoria di norme estremamente eterogenea, nella quale si tende a ricomprendere...

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  • Denaro e giustizia: come si fa ad avere un giudice indipendente?

    Negli ultimi tempi è comparsa, ad iniziativa di alcuni esponenti di un partito politico della maggioranza di governo, la proposta di introdurre anche in Italia un sistema in cui i giudici vengono eletti dal popolo. È una proposta formulata senza troppa convinzione e frettolosamente accantonata dopo le prime proteste, senza neppure innescare un serio dibattito sull’argomento. Resta, tuttavia, una proposta che può ottenere impreviste adesioni in una fase di intensa contrapposizione istituzionale tra potere politico e potere giudiziario. Può quindi essere utile illustrare quanto sta accadendo nella patria di origine delle selezione elettiva dei giudici, gli Stati, Uniti. Partiamo da una recente vicenda. Nel 2004 una società operante nello stato di West Virginia offrì un contributo di 3 milioni di dollari per la campagna elettorale di Brent Benjamin, un candidato al posto di giudice della Corte suprema di quello Stato...
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  • Amministrative 2009, i risultati delle elezioni provinciali. Una prima lettura

    Visti i numeri in gioco, la tornata di elezioni provinciali appena conclusasi merita di essere analizzata con attenzione perchè può dare alcune indicazioni abbastanza interessanti, anche in merito al dibattito sulla necessità o meno di eliminare dall’ordinamento italiano l’ente provincia. Le province al voto erano 62, il 56% del totale, sparse in 16 regioni, ma concentrate principalmente al centro-nord. Si partiva da una situazione di enorme vantaggio per il centrosinistra che, dopo il risultato eclatante delle consultazioni amministrative del 2004, governava 50 delle province interessate dal voto; delle rimanenti, 8 erano governate dal centrodestra ed una dalla Lega. In tre casi (Fermo, Barletta-Andria-Trani e Monza Brianza) si è votato per la prima volta...
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