![](/nv14/lib/images/focus120.jpg)
L’attuale legislatura sta realizzando un esito paradossale quanto all’evoluzione del regime politico. Nata all’insegna del consolidamento del sistema bipolare e destinata addirittura, per numerosi commentatori, a segnare l’inizio di un percorso verso un sostanziale bipartitismo, essa sta smentendo clamorosamente queste previsioni. Le votazioni fiduciarie sul governo Berlusconi del 14 dicembre 2010 hanno costituito il momento topico di questa inversione di tendenza contraddistinta dal venir meno della coesione interna di vari partiti, dal rinascere della c.d. “mobilità parlamentare” parlamentare e, infine, dalla costituzione di un “terzo polo”.
Senza dubbio la ‘ndrangheta è, oggi, l’organizzazione criminale più importante in Italia ed una delle più importanti nel mondo, con significative ramificazioni internazionali. Si tratta di un’organizzazione criminale familistica che in Calabria, terra di origine, assume caratteri di eccezionalità. Dunque, se non si vuole negare la sua evidenza, come tutti i fenomeni eccezionali esige, soprattutto ma non solo in Calabria, una risposta eccezionale dello Stato e della società civile. Se non si prende atto con freddo realismo dell’inaudita e preoccupante gravità e diffusione della ‘ndrangheta, si rischia di sottovalutarla, rendendo ancor più difficile l’attuale resistenza alla sua tracotanza... (segue)