editoriale di Lorenza Violini
Dall’Europa possiamo ormai aspettarci di tutto, secondo un percorso di integrazione che ormai dilaga in pieno negli ordinamenti nazionali, con tutti i pro e i contro che questo comporta sia in termini di risanamento delle economie nazionali sia, all’opposto, in termini di dislocazione verso l’altro delle scelte politiche che hanno costituito per secoli il cuore della sovranità statale. Il processo ha rapidamente cambiato di segno: non è lontano infatti il tempo in cui si discuteva animatamente sulla costituzionalizzazione del continente per creare a tutti gli effetti un sistema integrato di fonti e di diritti coerente con il punto di arrivo dell’integrazione economica e monetaria; eppure la distanza con quegli anni ci appare siderale, ora che governi, politiche economiche, debito pubblico, riforma del welfare, riforma dell’amministrazione e molto altro ancora ci vengono praticamente dettati da un’istanza superiore fino ad imporsi alle nostrane procedure costituzionali senza che una formale costituzione europea sia entrata in vigore. Tecnica, finanza, mercati e globalizzazione sono i dominatori del panorama europeo mentre il diritto e i diritti restano fuori dall’orbita mediatica per restare interessanti solo agli addetti ai lavori; il che – tuttavia – non è un male: poter lavorare fuori dal cono di luce dei riflettori resta fondamentale per ricercare soluzioni equilibrate e non condizionate dalla necessità di reperire a tutti i costi consensi da spendere in sede elettorale e politica. Tenere dunque un occhio su quanto viene fatto in sedi europee sulla tutela dei diritti in generale e dei diritti umani in particolare risulta di estremo interesse, soprattutto dopo le novità che sono intervenute di recente. E, infatti, successivo ma sostanzialmente equivalente al fallito percorso costituente, il Trattato di Lisbona, entrato in vigore alla fine del 2009, presenta tra le molte novità recepite anche la costituzionalizzazione della Carta di Nizza, punto di riferimento ideale – ma anche pratico – della tutela dei diritti dei cittadini europei... (segue)