
Per la prima volta nella storia delle istituzioni repubblicane lo scioglimento anticipato delle Camere è stato determinato da un’insanabile crisi di governo determinatasi a seguito del voto contrario espresso da un’assemblea parlamentare nei confronti di un governo propriamente “politico”, cioè non meramente elettorale, al quale, come è noto, è rimasto il compito di continuare a provvedere all’ordinaria amministrazione sino alla costituzione dell’esecutivo che chiederà la fiducia alle nuove Camere. Diversamente, negli altri casi di scioglimento anticipato determinati o comunque sanzionati dal voto parlamentare contrario al governo – ossia nel 1972, nel 1979 e nel 1987 - i governi esistenti al momento delle consultazioni popolari erano stati costituiti nei fatti proprio per portare il Paese alle elezioni anticipate (... segue)
La transizione tra XIV e XV legislatura è stata segnata dal referendum con cui il corpo elettorale, il 25 e 26 giugno 2006, si è pronunciato, in senso negativo, sulla revisione costituzionale approvata dalle Camere a maggioranza assoluta. Tanto in sede politica quanto in sede scientifica...
Con la sentenza n. 158 del 2007 la Corte costituzionale è tornata ad occuparsi del congedo straordinario retribuito previsto dal D. Lgs 26 marzo 2001, n. 151...