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Un ipotetico osservatore esterno del mondo occidentale -e in specie dell’Italia -difficilmente eviterebbe una sensazione di grande contraddittorietà; gli arriverebbero -così come quotidianamente succede a noi- inputs assolutamente contrastanti: ma quello stesso osservatore ben presto si accorgerebbe che il problema delle nostre società non è una presunta perdita dei valori, bensì il loro pluralismo e la enorme difficoltà, se non impossibilità, di gerarchizzarli, di ordinarli, di porre l’un valore prioritariamente all’altro. E, ancora, lo stesso osservatore facilmente percepirebbe che quanto più avanzano -direi inesorabilmente- i processi di democratizzazione, di globalizzazione, di crescita delle autonomie politiche, sociali, funzionali, personali, tanto più si creano situazioni in cui l’anomia non deriva dalla mancanza di norme, bensì proprio dalla loro pluralità e dalla incapacità del sistema di ordinarle e sistemarle. La verità è che siamo di fronte a grandi, enormi trasformazioni, di cui in Italia -paese non più al centro dell’Impero- fatichiamo a coglierne i collegamenti con vicende spesso più grandi di noi. Così, per mantenere il discorso sul piano istituzionale, tutti conosciamo il disagio provocato in ampi settori politici, dottrinari, giurisprudenziali dalla formulazione del nuovo art. 114, comma 1, Cost., secondo cui “la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”. (segue)
Sabato scorso, a Roma, è stata presentata l’associazione « Libertiamo », presieduta dal deputato del Pdl Benedetto Della Vedova e la testata on line dell’associazione libertiamo.it. La creazione di questo nuovo gruppo costituisce il punto di arrivo di un percorso avviato nel 2005 con la costituzione dei Riformatori Liberali, una piccola formazione liberale collocata nel centrodestra e quindi nella coalizione della Casa delle Libertà guidata da Silvio Berlusconi. I Riformatori Liberali furono costituiti...
Lo scenario economico che caratterizzava i lavori di revisione della disciplina sul credito al consumo portata dalla nota direttiva 87/102/Cee del 22 dicembre 1986 era rappresentativo di una consistente e duratura crescita dei relativi volumi di attività all’interno dell’Unione in termini tanto assoluti quanto percentuali. Tra il 1990 e il 2000...
La denominazione terra australis incognita, che veniva impiegato per designare il vasto continente australe, può oggi applicarsi a quel territorio d’oltremare, per molti aspetti ancora sconosciuto e poco studiato, che sono le Terre australi ed antartiche francesi (TAAF.). Invero, queste ultime sono situate in una regione che da sempre è al centro dell’attenzione della Francia nei settori dell’economia, nonché della scienza e che suscita oggi anche l’interesse dell’intera comunità internazionale. Infatti, esse sono...