Partiamo dal dettato costituzionale. L’art. 88 Cost. riconduce l’atto di scioglimento alla titolarità del Presidente della Repubblica. Solo il Capo dello Stato, infatti, «può» sciogliere le Camere osservando tre limiti: uno di natura sostanziale e due di natura procedurale. Per quanto riguarda il limite sostanziale, il secondo comma dell’art. 88, come modificato dalla l. cost. n. 1 del 1991, dispone che il Presidente non possa sciogliere le Camere «negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in... (segue)
In Europa il contrasto dell’immigrazione irregolare impegna ormai da molti anni gli stati occidentali. Il progressivo intensificarsi, per frequenza e consistenza, dei… (segue)
La celebrazione dei 150 anni di unità italiana è avvenuta finora in sordina, relegata in ambienti culturali più volti al passato che al futuro, con uno scarso appeal sull'opinione pubblica più ampia: e se si fa mente locale non solo sullo stato delle nostre istituzioni e dei nostri partiti, ma anche sulla chiusura autoreferenziale della nostra cultura, non ci si può stupire che questo sia il punto di approdo. E tuttavia è giusto celebrare questo "tondo" e significativo anniversario dell'unità. Ma per far ciò in modo serio ed equilibrato, occorre prendere le mosse dal fatto che, al netto di tutte le polemiche sulle modalità con cui è stata raggiunta... (segue)
Il tema delle disciplina dei servizi pubblici locali è al centro di un acceso dibattito sin dall’inizio del novecento. L’argomento assume un’importanza cruciale dal momento che l’adesione ad una delle molteplici soluzioni prospettate racchiude una differente concezione dell’evoluzione del mercato sotto il profilo della sua “apertura” alla presenza di forze imprenditoriali private.
Un primo significativo intervento del legislatore si registra con la legge 103/1903 (c.d. Legge Giolitti) che veniva a colmare un vuoto normativo disciplinando, attraverso regole amministrative e organizzative, una materia di importanza... (segue)