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Numero 25 - 09 settembre 2020 NORMATIVA [28]    GIURISPRUDENZA [18]    DOCUMENTAZIONE [34]

Tornare alla normalità dei rapporti Stato-Regioni. Errori da evitare e lezioni da meditare

Tra le molte cose che speriamo di esserci lasciati alle spalle di questi ultimi mesi segnati dal dilagare dell’infezione di COVID-19 vi è l’alta tensione, spesso sfociata in conflittualità,  tra Stato e Regioni, assecondata da almeno due fattori “istituzionali”: l’inestricabile intreccio di competenze normative che chiedevano di essere attivate per contrastate i diversi effetti della crisi sanitaria (l’Osservatorio Emergenza COVID 19 della nostra Rivista ha censito 670 provvedimenti di Stato e Regioni nel periodo febbraio-giugno) e l’assenza di una disposizione costituzionale sull’emergenza, diversamente da quanto accade in altri Paesi anch’essi colpiti dalla pandemia, come Francia, Spagna e Germania. Pur non essendo state consumate gravi e palesi violazioni alla Costituzione, è però indubbio che molte cose non hanno funzionato nei rapporti (segue)

Referendum costituzionale: le ragioni del sì e del no

Fra qualche  giorno andremo a votare per la quarta volta  un referendum costituzionale, ai sensi dell’art. 138 Cost., dopo quelli sulla riforma del Titolo V (2001), la cd. devolution presentata dall’allora maggioranza di centro-destra (2006), la riforma presentata dalla allora maggioranza di centro-sinistra (2016). Il primo referendum approvò la riforma, i secondi due bocciarono il testo di legge costituzionale approvato dal Parlamento. Oggi il tema è la riduzione del numero dei parlamentari da 945 a 600 (in realtà, c’è anche la stabilizzazione costituzionale della interpretazione maggioritaria circa il numero dei senatori a vita di nomina presidenziale, che non può mai superare i cinque). Dopo mesi di silenzio, si è sviluppato - specie tra i costituzionalisti - un dibattito serrato, che ha visto assumere posizioni differenziate. Come Vice-Presidente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti ho ritenuto preferibile non prendere posizione pubblica su di un scelta che è necessariamente binaria tra il Sì e il No. federalismi, dopo un confronto in Direzione e in Redazione, e dopo alcuni interventi ospitati già nei mesi scorsi, ha chiesto una serie di contributi (non ai membri della Direzione e della Redazione della Rivista, non ai membri del Direttivo dell’Associazione, non a colleghi con incarichi politici solo a docenti di materie pubblicistiche - senza che ciò voglia sminuire il valore del contributo che anche altre discipline e altri punti di osservazione possono portare al dibattito, ma per rispettare la specificità della Rivista). Nel chiedere i contributi, abbiamo cercato di tener conto dell’equilibrio tra Sì e No, tra generi, tra sfumature politiche e culturali.

Comunque vada a finire, delle conseguenze del voto e  dei possibili interventi che si renderanno opportuni o necessari ne parleremo, con cognizione di causa, a partire dal 22 settembre. (bc)

Giuditta Brunelli Una revisione senza qualità (riformatrice)
Ginevra Cerrina Feroni Si può fare finta che tutto sia come prima? Le ragioni di un NO al referendum sulla riduzione dei parlamentari
Marilisa D'Amico Una nuova stagione di riforme costituzionali 'a tappe' e le sue insidie
Giovanna De Minico No a una riforma ingannevole
Carlo Fusaro SI/NO, una scelta politica impegnativa ma di grande semplicità: si sceglie da cittadini, non da costituzionalisti
Giorgio Grasso La riduzione del numero dei parlamentari: un’opportunità a cui non rinunciare a cuor leggero
Ludovico A. Mazzarolli Le ragioni del «no» al referendum ex art. 138 Cost. del 20 e 21 settembre 2020, esposte da chi, pur senza grandi entusiasmi, ha deciso di votare «sì».
Ida Angela Nicotra La riduzione del numero dei parlamentari: un’opportunità per il rilancio della rappresentanza.
Valerio Onida Le ragioni di un sì
Andrea Pertici La riduzione del numero dei parlamentari: la lunga ricerca del numero perfetto tra rischi e opportunità
Andrea Pisaneschi La banalizzazione della Costituzione
Marco Plutino L'antipolitica è arrivata alla Costituzione. Fare argine può costituire un punto di svolta.

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Autorità Antitrust e legittimazione al giudizio di costituzionalità: una pronuncia scontata o un’occasione mancata?

Sollecitata per la prima volta da un’Autorità indipendente, la Corte costituzionale è tornata ad esprimersi sulla legittimazione al giudizio incidentale in capo ad organi estranei alla categoria della giurisdizione. Respingendo la tesi di una natura quasi-judicial dell'AGCM e negando... (segue)

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Legal aspects and liability of Algorithm, in the light of the White Paper on AI of European Commission

The changes occurred to society due technical progress, over the last 3 decades, have a significant impact on daily citizens' life, in particular on fundamental rights and human dignity. Indeed, automation based on algorithmic logic allow to solve - in short times - complex problems... (segue)

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Atheism as Part of Religious Phenomenon: Questions and New Challenges to Secularism

The (re) emergence of religion within modern societies, that are characterized with a great diversity, is challenging secularism. Within this context, atheism, and other forms of nonbelief, are on the rise as well. Starting from a traditional issue... (segue)

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Il trasferimento d’ufficio in via amministrativa dei magistrati tra ragion di Stato e Stato di diritto

Il presente contributo esamina l’istituto del trasferimento in via amministrativa dei magistrati ordinari, inquadrandolo storicamente e costituzionalmente. Ne dà anche una ricostruzione dinamica, tenuto conto del progressivo svolgersi dell’azione del Consiglio superiore della magistratura e degli arresti della giurisprudenza... (segue)

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Il principio democratico e la materia ambientale: la partecipazione dei privati dalla Convenzione di Aarhus alla legge n. 168/2017 in materia di domini collettivi

Il presente lavoro è focalizzato sull’analisi dell’evoluzione normativa in materia di tutela ambientale, con particolare riguardo all’implementazione di istituti volti a favorire la partecipazione democratica ai processi decisionali, anche attraverso l’esame... (segue)

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