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FOCUS - Human rights N. 2 - 17/05/2013

 Le politiche sull'immigrazione e l'asilo nell'Unione Europea: recenti sviluppi

Negli ultimi cinquanta anni il progetto politico e di civiltà fondativo dell'Unione europea ha conosciuto progressi significativi: uno di questi è la costituzione di un vasto spazio di libera circolazione che comprende oggi la maggior parte del territorio europeo e rappresenta pertanto un importante fattore di crescita e prosperità. L'ampliamento recente e futuro dello spazio Schengen consolida ulteriormente la libera circolazione delle persone.
Ad una politica di soppressione dei controlli alle frontiere interne e di creazione di uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, corrisponde l’ovvia necessità di definire in modo più incisivo la sorveglianza e la gestione delle frontiere esterne, che sono progressivamente mutate a seguito dei diversi processi di allargamento dell’Unione europea.
La libera circolazione riconosciuta ai cittadini europei non può, in effetti, essere pienamente realizzata se analoga libertà non viene riconosciuta anche ai cittadini di Paesi terzi presenti nei territori degli Stati membri o nello spazio comune.
Peraltro, il “diritto di uscire dallo spazio comune”, quindi di emigrare, è stato ribadito quale diritto fondamentale della persona umana dal Parlamento Europeo nel 2000, ma non esiste un corrispondente “diritto di immigrazione”, ovvero di ingresso nella UE per i cittadini di Paesi terzi, che resta sostanzialmente di competenza degli Stati membri.
Bisogna risalire alle modifiche introdotte dal Trattato di Amsterdam per comprendere lo sviluppo delle politiche di immigrazione e di asilo nell’Unione Europea. Nel 1999, tali modifiche entravano infatti in vigore mediante la cd. comunitarizzazione del capitolo relativo ai visti, all’asilo, all’immigrazione ed alle altre politiche connesse alla libera circolazione delle persone. Si stabiliva un periodo transitorio della durata di cinque anni per la realizzazione di tali politiche (1999-2004), per i cui orientamenti generali il Consiglio Europeo tenne nell’ottobre dello stesso anno una riunione straordinaria, dedicata alla creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

(segue)



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