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FOCUS - Human Rights N. 35 - 28/12/2020

 I trasferimenti Dublino verso l’Italia dopo il decreto sicurezza

Abstract [It]: Una sentenza del TAF svizzero del dicembre 2019 offre l’occasione per riflettere sullo “stato dell’arte” dei trasferimenti Dublino e sulla sfiducia di molti giudici stranieri nei confronti della capacità italiana di accogliere i migranti. La necessità di “previe garanzie individuali” lascia intendere che al deterioramento del sistema italiano d’accoglienza dopo il decreto sicurezza si dovrà porre rimedio anche per riabilitare l’immagine dell’Italia in Europa.

 

Abstract [En]: A December 2019 decision by the Swiss TAF provides the opportunity to reflect upon the current state of Dublin transfers and upon the fact that many foreign judges mistrust the Italian capacity to welcome migrants. The need of “prior individual guarantees” means that a remedy must be found for the deterioration of Italian reception system after the decreto sicurezza, as well as to fix the image of Italy in Europe.

 

Sommario: 1. Cenni introduttivi. 2. Il “sistema Dublino” alla prova del principio di solidarietà tra gli Stati membri dell’Unione europea. 3. I trasferimenti Dublino all’attenzione delle Corti sovranazionali. 3.1. La giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. 3.2. La giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea. 4. I trasferimenti Dublino verso l’Italia nella prospettiva delle giurisdizioni di altri Paesi del “sistema Dublino”. 5. Una recente sentenza del Tribunale Amministrativo Federale svizzero. 5.1. Le argomentazioni del TAF: l’obbligo di rassicurazioni specifiche. 6. Il sistema italiano di accoglienza dopo il decreto sicurezza: criticità e necessità di riforma. 7. Considerazioni conclusive.



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