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Il complesso dei controlli intestati alla Corte sulla finanza regionale, quali venutisi a delineare nell’ultimo decennio (a partire dalla L. cost. 1/2012 e dal d.l. 174/2012), rappresenta il portato di un rinnovato interesse e di una necessaria attenzione sugli aspetti economici della gestione pubblica e sul controllo dell’indebitamento, come è dato desumere dalle pronunce emesse in tempi recenti dalla Consulta, le quali evidenziano l’importanza dei bilanci e dei criteri e principi che ne sovrintendono la elaborazione ed approvazione. Attenzione che appare ineludibile a fronte della limitatezza delle risorse disponibili e dei bisogni crescenti della popolazione, il che impone di operare delle “scelte “ in relazione alla diversa gradazione delle esigenze manifestate. Sulla spinta di molteplici fattori (le crisi finanziarie, l’appartenenza all’Unione Europea etc.), la “legalità finanziaria” e il c.d. “diritto del bilancio” rivestono un ruolo centrale che, di là dalla assunzione in Costituzione del principio dell’equilibrio di bilancio (declinato, nei suoi diversi aspetti, agli artt. 81, 97 e 119), appare reso palese dai numerosi interventi del Giudice delle Leggi il quale, dal tessuto costituzionale esistente, ha tratto ed elaborato ulteriori principi, e le implicazioni e i corollari sul versante della loro applicazione in concreto, fino alla configurazione di un vero e proprio “diritto costituzionale” di origine giurisprudenziale… (segue)
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